Nel ruolo di project manager Marta Pesamosca Architetta si è occupata di restauro architettonico, approfondendo in un senso più ampio anche temi legati al restauro del costruito, della città e del territorio e nell’organizzare eventi culturali – sempre in qualità di project manager – si è occupata di marketing territoriale, svolgendo ricerche che analizzano le relazioni che possono instaurarsi fra differenti discipline per la tutela e la valorizzazione di territori, periferie, centri storici, associazioni, artigiani e imprese, così da valorizzarli considerando l’opportunità che tutti i soggetti che intervengono a vario titolo nella formulazione dell’offerta culturale, sociale, civile ed etica del territorio contribuiscano in maniera sinergica al suo sviluppo, attraverso nuove e flessibili soluzioni tecniche, organizzative ed espressive, in grado di pianificare il sistema degli interventi.

CASA CAPRIN. PROGETTO DI RESTAURO ARCHITETTONICO DI FACCIATA.

PER COMMITTENZA PRIVATA DI TORINO.

Casa Caprin è stata dimora di Giuseppe Caprin (1843 – 1904) storico, letterato, scrittore, editore e irredentista. È un palazzo in stile Rinascimento costruito a metà dell’Ottocento con un’ annessa tipografia, era lo ‘Stabilimento Artistico Tipografico G. Caprin’. Rappresenta una delle poche testimonianze dello stile rinascimentale a Trieste.

CHARITY NIGHT CON PHILIPPE DAVERIO.

PER PRIMARIA ISTITUZIONE INTERNAZIONALE.

Raccolta fondi per finanziare il ripristino di una struttura funzionale al sociale in Emilia Romagna a seguito del terremoto del 2012.

Philippe Daverio in Piazza del Duomo di fronte al Campanile di Giotto e la Cupola del Brunelleschi ha tenuto una conferenza sui temi legati alla tutela ed alla ricostruzione del patrimonio storico e artistico (fondativi nel suo progetto ‘Save Italy’ www.saveitaly.info) per permettere una efficace e tempestiva risposta alle ‘ferite’ del territorio emiliano.

Un’importante campagna di sensibilizzazione su quanto avvenuto in Emilia. Negli spazi interni della sede dell’istituzione è stato allestito un ‘Muro della Memoria’ sul quale sono state affisse le immagini delle strutture danneggiate. I messaggi che liberamente verranno lasciati durante la serata saranno fatti pervenire agli abitanti dei Comuni colpiti; per testimoniare la vicinanza di Firenze.

EVENTI CULTURALI CORRELATI DURANTE LA ‘NOTTE BIANCA’.

PER PRIMARIA ISTITUZIONE INTERNAZIONALE.

Sulla storica facciata della sede di Piazza Duomo sono state proiettate immagini in alta risoluzione del proprio patrimonio culturale. Aprire le porte della propria sede in segno di accoglienza e condivisione nell’ambito di un’iniziativa che ha voluto recuperare e valorizzare messaggi legati alla bellezza, all’etica e al sociale. Nel corso della serata è stato lanciato il concorso fotografico ‘Componi il tuo futuro‘, in cui cultura, solidarietà, creatività, sostenibilità, design, innovazione e tecnologia hanno permesso di mettere a confronto gli studenti di Firenze, cittadini e gli ospiti della città.

WORKSHOP “IL TERRITORIO CHE PRODUCE INTELLIGENZA. PENSARE, PIANIFICARE E AGIRE ECO-SOSTENIBILE”.

Per lo Studio Ing. Claudio Latini in collaborazione con lo Studio Canale, Petrucci & Associati, Tekta Consulting s.r.l. e Delta Consulting s.r.l., con il patrocinio del Comune di San Miniato (Pisa).

Il workshop ha fornito spunti che riguardano: l’importanza delle sinergie sul territorio, l’importanza della ricerca e dell’innovazione, il modello di consumo sostenibile, i vantaggi economici diretti e indiretti, il corretto uso delle risorse, interventi eco-compatibili e bioclimatici sul territorio, integrazione energetica degli spazi architettonici nuovi ma soprattutto preesistenti; dimostrando come tali atteggiamenti virtuosi possano rappresentare delle nuove opportunità e quindi driver di sviluppo. Fornire così informazioni utili sulla capacità di formulare ipotesi relative alla complessità territoriale, i spazi architettonici sostenibili e integrati alla tutela e allo sviluppo delle risorse ambientali ed energetiche ad essa adeguati.

La collaborazione fra le parti risulta efficace quando vi è diversità di utenti, competenze e contesti. Il territorio deve essere pronto a sperimentare nuovi metodi e approcci che meglio possano agevolare il cambiamento necessario all’interno della propria comunità. Tale flessibilità permetterà nel lungo termine di fortificare progetti di collaborazione purché da parte di tutti ci sia un interesse trasparente e motivato nel perseguirli condividendo risorse, idee e ruoli in modo equo.

“GIROTONDO PER CATERINA – FIRENZE ABBRACCIA GLI UFFIZI” 20° Anniversario della strage di via dei Georgofili.

L’azione partecipata si è intitolata: ‘Girotondo per Caterina – Firenze abbraccia gli Uffizi’. Mille ragazzi hanno ‘abbracciato’, in segno di difesa, la Galleria degli Uffizi per commemorare la strage di Via dei Georgofili avvenuto venti anni prima nella notte fra il 26 e il 27 maggio. Proprio loro, come ‘sentinelle della legalità’, hanno l’importante compito di preservare la memoria collettiva della città.

Un enorme ‘abbraccio’ che ha cinto parte del patrimonio culturale della città di Firenze che durante la notte fra il 26 e il 27 maggio 1993 venne danneggiato dallo scoppio di una bomba in Via dei Georgofili e che causò la morte di Caterina Nencioni, Nadia Nencioni, Dario Capolicchio, Angela Fiume e Fabrizio Nencioni.

Un passaggio importante dell’intervento di Pietro Grasso (a quel tempo Presidente del Senato) sull’Arengario di Palazzo Vecchio ad apertura dell’iniziativa è stato: “Un gesto di speranza. Solo con la conoscenza si può liberare l’Italia”.

Grazie al contributo di: Comune di Firenze – Assessorato alla Pubblica Istruzione, Cral – Comune di Firenze, ‘ARTfutureCRAFT – Centro Studi sull’Artigianato Artistico e l’Industria Creativa’, Associazione Libera per le informazioni tratte da ‘XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie’.

In ricordo della vittima più giovane della strage Caterina Nencioni, (50 giorni di vita) – che perse la vita insieme a Nadia Nencioni (9 anni), Dario Capolicchio (22 anni), Angela Fiume (36 anni), Fabrizio Nencioni (39 anni) mentre altre 48 persone rimasero ferite – e invitando anche ad “abbracciare” gli Uffizi, contenitore d’eccellenza della nostra memoria culturale, nonché simbolo e testimonianza di Firenze nel mondo.

Un ricordo di chi non c’è più attraverso il più spontaneo dei giochi da bambini, ma non fatto su un prato verde, come ci si potrebbe aspettare, bensì intorno ad un museo, che ci rappresenta tutti da un punto di vista storico e culturale. Senza dimenticare che il girotondo è anche una sottilissima forma di ‘difesa’, perché i richiami al cerchio magico sono antichi come l’umanità.

Per tutti i fiorentini, e per chi ama la città di Firenze, la strage di via dei Georgofili è una ferita dolorosissima, che si rimarginerà, ma resterà perennemente dolorante. Nonostante ciò, le giovani generazioni – incolpevoli – poco o niente sanno di quel tremendo fatto di sangue che avvenne nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993. Lo ha dimostrato l’indagine sulla percezione del fenomeno mafioso tra gli studenti della Toscana, presentata dall’Associazione Libera in occasione della ‘XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie’, che si è svolta a Firenze il 16 marzo 2013. Ecco quindi l’esigenza di educare, informare, sensibilizzare i giovanissimi in età scolare (ultime classi della scuola primaria e tutte della scuola secondaria inferiore) su temi troppo importanti della storia recente della nostra città per non essere abbandonati all’oblìo del tempo.

Un obiettivo multiplo da raggiungere attraverso quest’azione partecipata che, grazie all’intenzione congiunta del Comune di Firenze e dell’associazione culturale ‘ARTfutureCRAFT – Centro Studi sull’Artigianato Artistico e l’Industria Creativa’, d’intesa con l’Associazione tra i familiari delle Vittime di via dei Georgofili, ha previsto prima un momento teorico, di apprendimento scolastico (lezioni in classe proprio sul tema della strage di via dei Georgofili e sulle sue conseguenze, sia dal punto di vista della tragedia umana sia da quello dell’oltraggio alla città e al patrimonio culturale) e poi un momento pratico che sottenda forti elementi partecipativi, di condivisione, di socializzazione. E non solo.

Alle suddette caratteristiche si somma l’idea di aver voluto organizzare un’iniziativa dai forti significati simbolici, ma assolutamente comprensibili dai giovanissimi che vi hanno preso parte. Scaturisce da queste premesse l’idea di organizzare la più infantile tra le espressioni di gioco, ma anche la più spontanea, la più comune, la più diffusa, la più sincera e naturale forma di comunicazione: il girotondo.

DEUDA CONCEPTHAUS – A Noble Heritage

Al piano nobile di un palazzo nella parte più antica del centro storico di Verona, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, spazio e tempo si incontrano, animano e plasmano in Deuda Concepthaus.

Qui, in uno spazio intimo e privato, viene riscattato il debito con il passato: valorizzare attività artistiche e creative attraverso il rilancio e la rivitalizzazione dell’identità culturale e specificità territoriali che il luogo rappresenta. Dove la storia si è sviluppata ininterrottamente durante duemila anni, un progetto di open-housing in cui la combinazione eccellente di arte, architettura, moda, costume, design e artigianato artistico saranno di grande impatto emotivo per chi ne verrà in contatto.

Un modello che è stato adottato a seconda delle diverse esigenze attuando esempi interattivi di partecipazione e design collaborativo. L’eleganza, i rituali di una ormai persa convivialità, gli elementi decorativi e storici di pregio sapranno invogliare artisti, creativi, addetti ai lavori e pubblico verso una ricercata varietà di creazioni artistiche immersi nei dettagli d’interior design nello stile storicismo e puntualmente arricchito da un mix di arredi di modernariato, antiquariato, riciclo creativo, brocantage e design contemporaneo.

Saranno così ricreate situazioni simili a quelle vissute in una tipica caffetteria viennese in cui innescare una nuova produzione di cultura, tornando così ad una capacità di formare vere e proprie “strutture intellettuali”; rappresentando una nuova prospettiva per realtà, progetti, collezioni, oggetti, luoghi e attività di interesse culturale meno conosciuti.

Una nuova forma di convivialità, una cena, una conversazione, una visita alle creazioni di artisti e creativi, un laboratorio creativo e di approfondimento, un’originale visita alla città di Verona. Deuda ConceptHaus rappresenta un catalizzatore culturale utile a sviluppare il settore culturale meno rintracciabile e di tutti coloro che vi operano nel modo di intendere e proporre l’eccellenza del Made In Italy, non solo in chiave di prodotto ma anche di stile di vita.

FESTIVAL “PISTOIA TIMELESS”

CON IL PATROCINIO DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI PISTOIA E REGIONE TOSCANA.

Un luogo storico nel cuore di Pistoia, una cultura assunta a stile di vita, informazione, intrattenimento, eccellenze toscane e trenta operatori di rilievo nazionale ed internazionale in mostra per tre giorni. Tutto questo nella manifestazione “Pistoia Timeless. Lo stile è senza tempo”, in scena a La Cattedrale. La Cattedrale: un tempo, rilevante spazio di produzione industriale, oggi, contenitore di creatività ed eccellenza.

L’evento ha declinato la cultura vintage quale stile e non moda, con l’esposizione di prodotti di alta qualità: dal commercio, design, fotografia, arte, food, beverage e poi auto d’epoca, vespe, biciclette.

Non solo una mostra mercato, ma anche esposizioni, installazioni, laboratori, workshop, area giochi per bambini, esibizioni artistiche e musicali, proiezioni, arti visive, incontri, uno spettacolo teatrale ed altre iniziative collaterali per avvicinare attivamente il pubblico alla cultura vintage. Un contatto diretto tra espositori, designer, artisti da una parte e addetti ai lavori e pubblico, grazie al ‘ponte’ che Pistoia Timeless ha ricostruito tra passato e presente.

FESTIVAL “MIRART – ARTE IN LIBERA CIRCOLAZIONE”

CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI MONTAIONE (FIRENZE) E IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE “BORGO ALTO – CENTRO COMMERCIALE NATURALE”

Un evento di arte di strada, cabaret e giocoleria circense. La piazza e le vie del centro storico del borgo sono state animate da performance di vario genere: dal cabaret, ai concerti, alla giocoleria, alla danza acrobatica oltre ad ospitare laboratori creativi per bambini e performance d’artista. L’idea di un Festival del teatro artigianale è nata dall’esigenza di coinvolgere il pubblico in uno spettacolo totale, dove lo spettatore sia al centro della performance, eliminando la ‘quarta parete’ e valorizzando il teatro di strada in un contesto storico dove anche i muri antichi e i vicoli del borgo tornino a vivere lo splendore di un tempo. La formula è pensata per intrattenere un pubblico senza età, unica caratteristica è stata quella di lasciarsi trasportare dalla fantasia.

CONCORSO DI LAND ART “LE DIREZIONI DELL’ARTE”

CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE TOSCANA, DEL COMUNE DI MONTAIONE (FIRENZE) E IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE TOSCANA SPETTACOLO.

Montaione rappresenta perfettamente l’idea della Toscana nel mondo, con il suo paesaggio e le sue eccellenze culturali. E in questa idea si inserisce ‘Arte in libera circolazione’, concorso riservato ad artisti italiani e stranieri che ha portato all’installazione di un’opera d’arte nel centro storico del paese.

Il tema del concorso è stato ‘Le direzioni dell’arte’. L’intento dell’iniziativa è stata la ricerca di un senso spazio–temporale alla produzione artistica dei giorni nostri, rendendola parte integrante del contesto urbano: come i cartelli stradali forniscono indicazioni sul modo di percorrere una strada così l’opera d’arte, in questo contesto, ci guida nell’esplorare il borgo trasformato in occasione del Festival ‘Mirart – Arte in libera circolazione’. L’arte come orientamento, come bussola, come elemento fondamentale per proiettare lo sguardo verso direzioni future.

RESIDENZA CREATIVA “THE AFC RESIDENCY”

IN COLLABORAZIONE CON IL FESTIVAL “MONTAIONE TORNA AL PASSATO”, ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G. GONNELLI E METELLO&SIMONETTA POSARELLI ARTIGIANI.

Un progetto per la qualità del tempo libero di bambini e ragazzi attraverso la tutela e la valorizzazione di un luogo di interesse storico e artistico durante l’evento ‘Montaione torna al passato’ che si è tenuto nel centro storico.

‘The AFC Residency’ intende promuovere l’autonomia e la crescita equilibrata delle giovani generazioni, attraverso la pianificazione di un progetto di residenza artistica e creativa valorizzando luoghi e personaggi che nel corso del tempo hanno definito l’identità del borgo e del territorio circostante.

Bambini e ragazzi hanno potuto così esprimere le loro qualità artistico-creative in un percorso formativo sostenuto e costantemente accompagnato dalla dedizione, dalla passione e dalle competenze tecnico-creative del team dell’artigiano Metello Posarelli. Un percorso didattico definito per aiutare i più piccoli nello sviluppo delle loro potenzialità, consentendo la formazione del loro talento, attraverso la promozione dei valori di una tradizione colta, creativa, gratificante e socialmente qualificata.

A seguito dell’individuazione da parte del Comune di Montaione di una location che presenta delle problematiche di degrado – necessitando pertanto di un recupero e restauro per essere messo in condizioni di agibilità o utilizzo adatto alla sua funzione – in prossimità degli spazi dello stesso (quelli ritenuti più idonei in base alle attività da svolgersi) è stato organizzato un laboratorio durante il quale i bambini e ragazzi che vi hanno partecipato sono stati coinvolti e iniziati a quelle che sono le azioni che principalmente rappresentano le attività artigianali tradizionali e più rappresentative presenti all’interno del centro storico di Montaione.

Una porzione del borgo è diventato così luogo di creazione e condivisione di esperienza e opportunità senza alcun tipo di barriera culturale, mentale o architettonica, formando le nuove generazioni alla cultura del bello e del saper fare ad arte all’interno di un interesse sociale generale.